Una delle esperienze senz’altro più difficili da superare è la morte di un genitore. Prima o poi, questa figura così amata nella nostra vita viene a mancare e se ti sentissi come se il mondo ti fosse caduto addosso, sappi che è una sensazione normale. La morte di una persona cara ti potrà portare un vuoto incolmabile e una serie di domande a cui vorresti dare una risposta. In questo articolo, troverai dei consigli e dei suggerimenti che potranno aiutarti a superare questa esperienza nel migliore dei modi, rispettando i tuoi tempi.
Le tappe del lutto
Il sentimento di intenso dolore che si prova vedendo un genitore, secondo la psicologia si può dividere in varie fasi. Molto probabilmente sarai dubbio sulla conoscenza di queste, ma in realtà deve sapere che per affrontare il nemico bisogna conoscerlo. Ecco perché è bene che tu prenda coscienza del dolore e dal modo in cui si manifesta. La prima fase viene definita “fase delle negazione” poiché si tende a negare l’accaduto essendo quasi in uno stato di shock. Se le lacrime tardano ad arrivare e vorresti ancora abbracciare il defunto, sappi che tutto questo è normale: si tratta di un meccanismo adeguato affinchè non si affronti un dolore oltre misura. La seconda fase è stata denominata “fase della rabbia”. In questa, proverai un grande senso di frustrazione, paragonando la perdita della persona cara quasi ad un’ingiustizia. Questa fase può essere molto logorante, ma non ti devi preoccupare poiché è parte integrante del percorso che il lutto ti obbliga a compiere. Successivamente, troviamo la”fase della contrattazione”. Durante questo periodo si inizia a prendere la consapevolezza dell’irreversibilità dei fatti e si considera il dolore del lutto quasi come una sfida personale. Inizierai a cercare (in maniera più o meno caotica) modi e metodi per scappare dal dolore tramite una distrazione o il superamento di un limite che prima si considerava impossibile. Una delle fasi più critiche è di certo la “fase della depressione”. Si parla di una fase molto delicata in cui si tende ad amplificare la gravità del lutto, considerando ogni momento come un buon momento per autocommiserarsi. A causa delle forti emozioni si potrà incorrere in insonnia, emicranie, irritabilità e voglia di star soli. L’ultima fase del lutto è soprannominata “fase dell’accettazione”. Obiettivamente questa è la fase determinante del lutto, nella quale si prova ad essere meno negativi e si riconosce l’importanza di riprendere in mano la propria vita. Sarai pronto a dare un seno al lutto e sicuramente ne uscirai molto più forte di prima.
Riconosci il dolore
La prima tappa che devi compiere in merito al lutto è il riconoscimento del dolore. Istintivamente di fronte a tutto questo potresti iniziare a cercare pensieri ossessivi senza riuscire a trovare una soluzione. A questo punto appare chiaro che la comprensione del dolore psicologico e di tutte le sue tappe è centrale per andare avanti, o almeno per provarci gradualmente. Quando perdi un genitore non ti senti più la persona che eri prima. Questa è una reazione normale ad eventi di vita avversi, poiché costituisce il modo in cui si vive ed elabora il dolore. Se hai perso la concentrazione e trascorri gran parte del giorno a rimuginare sul passato, sappi che la mente, durante un lutto, ti porta a vagare tra i pensieri. Una domanda che bisogna porsi quando si è in uno stato di overthinking è “questa soluzione che voglio trovare mi è utile per risolvere le cose?”. Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta a questa domanda sarà negativa, proprio perché a qualsiasi conclusione arriverai non riuscirai mai a far ritornare le cose come prima. Un altro modo per non farsi trascinare nei pensieri del passato è quello di ancorarsi nel presente ogni qual volta veniamo inondati dall’emozione. Per fare ciò bisogna accettare il dolore e affidarsi ai cinque sensi, toccando e provando emozioni che destabilizzano l’intensità del dolore stesso. Infine, prova ad accogliere il dolore psicologico ed il senso i vuoto, come se fossero delle persone care. Cerca di non essere troppo duro con te stesso e prendi coscienza del fatto che soffrire è normale in questo contesto, ma bisogna comunque superare questo momentaneo dolore.
Lasciati aiutare
Una delle primissime sensazioni che si provano dopo la morte di un genitore è quella di volersi isolare. Se da un lato in questo modo potrai prenderti del tempo per te stesso, dall’altro lato rischi di rimanere imprigionato in una gabbia di paranoia che ti farà solo del male. Per questo motivo, è di fondamentale importanza lasciarsi aiutare dalle persone che sono accanto a te. Queste, potrebbero sembrare talvolta invasive ed inopportune, ma in realtà vogliono solamente darti una mano affinché tu non sorregga da solo il peso del lutto. Fidati e fatti aiutare soprattutto da quelle persone che ritieni parte integrante della tua vita. Fratelli, sorelle ed amici stretti sono tutte quelle persone che ti aiuteranno in maniera disinteressata e spassionata. Coinvolgere questi nel lutto significa dargli importanza e prendere coscienza delle difficoltà che ne conseguono. Se pensi che nessuno dei tuoi contatti stretti ti possa aiutare o sia in grado di starti accanto, rivolgiti ad uno specialista come uno psicologo. Se te lo stessi chiedendo: no dalla psicologa non ci vanno i pazzi. Optare per una figura professionale ti concederà l’occasione di affrontare il lutto passo dopo passo con la mano di un esperto.
Dedicati ad una crescita personale
La morte di un genitore, può costituire un modo (seppur brusco) di crescere e maturare. Qualora possa sembrare una tappa troppo difficile da raggiungere, prova a pensare come ti conforterebbe la persona che ti ha appena lasciato. Sicuramente quest’ultima vorrebbe che affrontassi il lutto e che continuassi la tua vita provando nuovamente ad essere felice anche senza di lei. Questo significa che bisogna lasciare alle spalle il dolore e la sofferenza, ma senza mai dimenticare il defunto. Uno dei consigli per partire bene questo percorso di crescita personale è quello di eliminare totalmente la negatività. Sicuramente si tratta di un’impresa ardua, ma giorno dopo giorno insistendo, arriverai al tuo obiettivo.
Distraiti
Come ultimo consiglio, quando hai iniziato a processare per bene il dolore, cerca un’attività che ti affascina e prova a distrarti. Questo ti concederà un “riposo mentale” non indifferente, poiché non sarai sempre bloccato nel loop del lutto e riuscirai a vedere la luce dopo il tunnel. Se desideri iniziare un hobby o una qualsiasi attività che ti affascina, questo è il momento giusto. Iniziando a frequentare un ambiente diverso e delle persone nuove, avrai la possibilità di prendere coscienza che il lutto ormai appartiene al passato e che è arrivato il momento di prendere in mano le redini della propria vita. Senza dubbio la morte di un genitore è uno dei momenti più difficili nella vita di un essere umano. L’augurio è quello che l’articolo per te sia stato un grande stimolo d’ispirazione per capire che la tua vita non finisce quando lo fa quella di un’altra persona. A volte potresti sentirti quasi come in un divario tra quelli che sono i tuoi progetti e le tue speranze e quella che è veramente la realtà.
L’unica persona che può realmente azzerare questa distanza sei tu, con tutto il tempo necessario.
PER QUALSIASI DOMANDA O DUBBIO, CONTATTA ONORANZE FUNEBRI STAR, CHE POTRANNO AIUTARTI IN QUESTA FASE.
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